Il caso della Germania

Welfare associativo

La Germania è uno Stato federale, suddiviso in diversi livelli di governo:
  • nazionale (Bund), con competenze legislative generali;
  • regionale (Länder), ovvero gli stati federati;
  • locale, si divide a sua volta in due: province (Landkreis) e municipalità.
Questa suddivisone fa sì che lo Stato dia le linee generali che verranno attuate dai Lander e gestite operativamente a livello locale. La crescita del Welfare è andata di pari passo con il consolidarsi di un ordine istituzionale di tipo federativo. Questo è il contesto che spiega la nascita di un "modello associativo" di Welfare. Un format in cui tutti i livelli istituzionali concorrono insieme all'organizzazione e al sostenimento dello stato sociale.

Il sistema di welfare tedesco è uno dei più antichi. È stato introdotto dal cancelliere Bismarck ed è incentrato su principi di tipo assicurativo, per proteggere chi lavora e la sua famiglia da rischi quali la malattia, l’invalidità, la disoccupazione. Nasce con l’intento di tutelare il lavoratore rispetto al rischio di venire escluso dal mondo del lavoro. Nel 1994 si aggiunge un’ultima assicurazione obbligatoria, quella della non autosufficienza, riconosciuta per la prima volta come un rischio sociale e quindi inserita all’interno degli schemi assicurativi.

Il sistema di welfare tedesco si basa sulla distinzione fra “Assicurazione sociale” e “Assistenza sociale”. La prima concerne l'erogazione di prestazioni in base a regimi assicurativi finanziati con i contributi pagati dai cittadini. Mentre l’assistenza sociale di base, è volta a garantire a tutti i cittadini un reddito minimo, è una forma di intervento selettiva rispetto alle condizioni di bisogno e residuale rispetto alla capacità di auto-soccorso individuale o familiare. Le prestazioni assistenziali coprono infatti prevalentemente i vuoti esistenti tra i vari schemi previdenziali.
 

Anziani e persone affette da patologie di fragilità

Il sistema di welfare assicurativo ha dei risvolti anche sulla gestione dei servizi alla persona e quindi sui collaboratori domestici. Per fare un esempio, parte del lavoro di cura è gestito dai sistemi assicurativi. L’assicurazione per l’assistenza a lungo termine (XI libro del Codice sociale, Sozialgesetzbuch SGB XI) è un ramo indipendente della previdenza sociale. Chiunque sia coperto da un’assicurazione malattia obbligatoria (o privata) beneficia automaticamente e obbligatoriamente della copertura per l’assistenza a lungo termine. L’importo delle prestazioni di assistenza a lungo termine si basa sul bisogno di assistenza certificato dal servizio medico dell’assicurazione malattia. Una volta accertata la non autosufficienza, il beneficiario, con i suoi familiari, predispone il proprio piano di cura insieme ai professionisti del fondo assicurativo sociale.

L’assistito sceglie se ricevere servizi (reali) oppure un ammontare equivalente di denaro sotto forma di assegno di cura. Il sistema dei benefit è costruito in modo tale da incentivare le famiglie e gli individui verso la scelta di servizi reali. Infatti, l’ammontare delle prestazioni varia, oltre che per livelli di gravità della non autosufficienza, anche per tipologia di prestazione ed è più basso nel caso della scelta del cash piuttosto che del servizio. L’erogazione dei servizi prevede sempre che ci sia una compartecipazione ai costi del servizio da parte dell’utente.
 

Servizi per la famiglia

Accanto alle prestazioni sanitarie abbiamo anche le prestazioni familiari; chiunque risieda in Germania ha diritto agli assegni familiari per i figli (Kindergeld), nonché a un assegno parentale (Elterngeld) per i propri figli, i figli adottati o per i figli del coniuge. Per le prestazioni familiari possono essere presi in considerazione anche nipoti e bambini in affido che vivono nello stesso nucleo familiare.
Gli assegni familiari per i figli spettano per tutti i figli fino al compimento del 18° anno di età, con qualche eccezione se disoccupati o studenti. L'assegno è erogato sotto forma di importo fisso pari a 184 euro per i primi due figli, a 190 euro per il terzo figlio e a 215 euro a partire dal quarto figlio in poi.
L’assegno parentale spetta alla madre e/o al padre, a condizione che i genitori vivano nello stesso nucleo familiare del figlio e se ne prendano cura personalmente. Il genitore che riceve questo assegno può svolgere un’attività lavorativa a tempo parziale fino a 30 ore settimanali. Il contributo viene corrisposto fino a quando il figlio compie 14 mesi. L'assegno parentale (Elterngeld) costituisce in linea di principio il 67% del reddito netto.
 

Buona pratica: il Mini job

L’assistenza socio-sanitaria agli anziani o ai malati può rappresentare un lavoro a tempo pieno, ricadendo per questo motivo sotto la normale legislazione del lavoro (Legge sull’Orario di Lavoro ArbZG, Legge sui contratti individuali art. 611 del BGB, leggi sulle ferie e la maternità). Gli altri servizi “alle persone” rappresentano spesso lavori di tipo accessorio con un orario di lavoro ridotto e un reddito minimo (Mini job).

In Germania, come in Italia, nel lavoro domestico è notevole la presenza di lavoro nero. Da una indagine alle famiglie commissionata dalla Deutsche Rentenversicherung Knappschaft-Bahn-See nel 2008 (KBS), quasi il 20% delle famiglie tedesche (circa otto milioni), ha impiegato in passato un lavoratore domestico in nero. L’introduzione dei Mini job con un regime fiscale speciale, la procedura semplificata per le comunicazioni obbligatorie ed il versamento dei contributi, ha fatto emergere ogni anno decine di migliaia di rapporti di lavoro. In Germania esistono due diverse tipologie di lavoro occasionale: il Mini job, con un reddito mensile fino a 450 euro, e l’altro di tipo accessorio (Kurzfristige Beschäftigung) che comprende dei limiti nelle giornate di lavoro (fino a 3 mesi circa). Il Mini job per il lavoro domestico a 450 euro si differenzia soprattutto per le attività che sono svolte dall’addetto nell’ambito familiare e per la registrazione ai servizi per l’impiego.
Il datore di lavoro può detrarre dal proprio imponibile fiscale il 20% delle spese sostenute per il lavoro domestico, fino ad un massimo di 510 euro. Mini job a breve termine, chiamati anche occupazioni di breve durata, che fin dall’inizio sono limitate ad un periodo massimo di 3 mesi, o di 70 giorni lavorativi per anno civile. In questo caso il “Mini Jobber” non lavora continuativamente ma solo occasionalmente, e in questa tipologia l’importo delle remunerazioni non è rilevante. Per quanto riguarda la tassazione per i Mini job in abitazioni private, le tasse sono basse. I datori di lavoro pagano contributi forfettari per l'assicurazione sanitaria e la pensione, una tassa forfettaria e prelievi per compensare le spese in caso di malattia e la gravidanza/maternità e i contributi per l’assicurazione contro gli infortuni.
L’argomento è trattato in modo più esteso nel Dossier DOMINA n.5.
 

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