Famiglie datori di lavoro domestico

L’anima del welfare in Italia

Il Rapporto annuale dell’Osservatorio DOMINA, fin dalla prima edizione del 2019, ha avuto tra i propri obiettivi principali quello di studiare e approfondire la componente datoriale del rapporto di lavoro domestico. Se per la parte lavorativa la fonte principale è l’osservatorio INPS, con dati annuali resi pubblici dall’istituto di previdenza, per il lato datoriale non esistono dati pubblici disponibili. Per questo, anche per la sesta edizione del Rapporto, l’Osservatorio DOMINA ha ottenuto dall’INPS una fornitura di dati personalizzata, da cui è possibile ricavare le peculiarità dei datori di lavoro domestico.
Nonostante la categoria dei lavoratori domestici sia ampia e comprenda diverse mansioni, nelle analisi si fa riferimento alle due categorie registrate dall’INPS: assistenza personale (badanti) e cura della casa (colf).
Secondo i dati INPS, i datori di lavoro nel 2023 continuano a diminuire, registrando 60 mila unità in meno rispetto all’anno precedente (-6,1%). Anche nel caso dei datori di lavoro, come per i lavoratori domestici, il calo è dovuto probabilmente ad un assestamento del dato dopo gli aumenti del 2020 e del 2021, riconducibili principalmente alle misure di contenimento della pandemia.

Tra i datori di lavoro, oltre un terzo si concentra in Lombardia e nel Lazio. La componente femminile è mediamente del 58%, mentre quella straniera del 5% (3% Ue e 2% non Ue). Dopo gli aumenti del biennio 2019-2021, nel 2022 in tutte le regioni si registra un calo nel numero di datori di lavoro domestico.
Osservando i dati dei datori di lavoro per fascia d’età, il 37% dei datori di lavoro ha almeno 80 anni. In linea generale si può ipotizzare che la fascia meno anziana sia caratterizzata prevalentemente da rapporti di colf o baby sitter, mentre la più anziana da rapporti di badante, anche se – è bene ricordarlo – non sempre il datore di lavoro coincide con il beneficiario della prestazione (è possibile, ad esempio, che il datore di lavoro di una badante sia il figlio di una persona anziana).

Datori di lavoro domestico per Regione (persone fisiche, 2023)
Regioni Dati 2023 Distr. % Var. %
2019-21
Var. %
2022-23
Lombardia 173.691 18,9% +19,5% -6,6%
Lazio 153.988 16,8% +6,6% -3,3%
Toscana 78.891 8,6% +13,3% -5,4%
Emilia Romagna 72.979 8,0% +16,8% -8,7%
Piemonte 67.996 7,4% +11,6% -6,1%
Veneto 65.101 7,1% +18,5% -8,4%
Sardegna 53.002 5,8% +6,4% -1,4%
Campania 47.399 5,2% +22,1% -8,9%
Sicilia 40.611 4,4% +11,7% -7,0%
Liguria 31.807 3,5% +9,7% -5,7%
Puglia 29.300 3,2% +35,5% -7,5%
Marche 22.894 2,5% +12,9% -7,4%
Friuli Venezia Giulia 19.438 2,1% +16,5% -4,3%
Umbria 18.383 2,0% +9,8% -5,9%
Abruzzo 13.315 1,5% +15,6% -6,1%
Calabria 11.426 1,2% +17,1% -12,1%
Trentino Alto Adige 10.881 1,2% +13,0% -7,4%
Basilicata 3.297 0,4% +33,3% -10,0%
Molise 1.886 0,2% +13,1% -8,8%
Valle d'Aosta 1.612 0,2% +7,6% -6,6%
Totale 917.929 100,0% +14,4% -6,1%
* Il totale include 32 datori di lavoro di cui non è nota la Regione.
Elaborazioni Osservatorio DOMINA su dati INPS – fornitura personalizzata


Datori di lavoro domestico per genere e cittadinanza (persone fisiche, 2023)


Elaborazioni Osservatorio DOMINA su dati INPS – fornitura personalizzata



Datori di lavoro domestico per classe d’età (persone fisiche, 2022)

Elaborazioni Osservatorio DOMINA su dati INPS – fornitura personalizzata

Tra i datori di lavoro, inoltre, figurano oltre 100 mila grandi invalidi (11,0% del totale) e 3.265 membri del clero (0,3%). I grandi invalidi sono sostanzialmente invariati rispetto al 2021 +0,5%), mentre i membri del clero registrano un calo più intenso (-5,8%).
Dai dati INPS è inoltre possibile approfondire i casi in cui esiste un legame di parentela tra lavoratore e datore di lavoro domestico: sono 656 i casi in cui datore e lavoratore sono coniugati (nell’81,9% dei casi il lavoratore è donna) e oltre 17 mila i rapporti di lavoro in cui esiste un legame di parentela (fino al terzo grado), anche in questo caso con una prevalenza di donne tra i lavoratori (78,8%).
Ancora più frequente la situazione di convivenza tra lavoratori e datori di lavoro domestico. Si tratta infatti di oltre 215 mila rapporti di lavoro, pari a quasi un quarto del totale (23,4%). In termini assoluti, le regioni con più rapporti di lavoro in convivenza sono Lombardia, Emilia Romagna e Toscana mentre, per quanto riguarda l’incidenza sul totale datori, i valori massimi si registrano in Friuli Venezia Giulia (49,9%) e Trentino Alto Adige (51,3%), mentre i minimi in Sicilia (6,1%) e Sardegna (7,8%).


Datori di lavoro domestico, categorie specifiche (persone fisiche, 2023)
Tipologia datori
di lavoro
Dati 2023 Incidenza su Tot. Datori Variaz. % 2022-23
Grandi invalidi 100.849 11,0% +0,5%
Clero 3.077 0,3% -5,8%
Coniuge o parente 17.911 2,0% -10,3%
Elaborazioni Osservatorio DOMINA su dati INPS – fornitura personalizzata

Secondo Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, “le famiglie datori di lavoro domestico sono, ormai da anni, al centro del sistema nazionale di welfare. Sono infatti oltre 900 mila le persone fisiche regolarmente registrate all’INPS come datori di lavoro: famiglie che gestiscono autonomamente la cura e l’assistenza a persone non autosufficienti e che contribuiscono all’economia italiana e alla tenuta sociale del Paese. Pertanto, le famiglie chiedono una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, a partire dall’avvio effettivo della riforma sulla non autosufficienza, ancora in attesa di attuazione”.

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