Un nuovo approccio europeo

Riconoscimento della famiglia

A livello europeo il dibattito istituzionale ha fatto negli ultimi anni grossi passi in avanti nel riconoscimento del ruolo delle famiglie nel lavoro domestico. Soprattutto alla luce  dei  mutamenti demografici in corso. In particolare, nel Settembre 2016 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione sulla Creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all'equilibrio tra vita privata e vita professionale.
Alla base di questo provvedimento c’è proprio il riconoscimento che "le politiche a favore della famiglia sono essenziali per innescare tendenze demografiche positive, dal momento che la precarietà del lavoro e le difficili condizioni lavorative possono avere conseguenze negative sulla pianificazione familiare´".

La risoluzione analizza in dettaglio i principali fenomeni demografici e sociali in corso: dal calo delle nascite, all'invecchiamento della popolazione, all'ingresso della donna nel mercato del lavoro e alla mutua composizione delle famiglie europee.
Pur tenendo presente il carattere non vincolante della Risoluzione del 2016, questa rappresenta un passo significativo nel pieno  riconoscimento  del lavoro domestico. In particolare per la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare, considerata un diritto fondamentale di tutti, nello spirito della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

I punti principali toccati dalla risoluzione sono:
  • Uguaglianza retributiva ed equa condivisione delle responsabilità di assistenza tra donne e uomini
  • Tipologie di congedo per motivi familiari e per necessità di assistenza
  • Assistenza alle persone a carico
  • Occupazione di qualità
  • Qualità della vita
In particolare, è interessante notare per quanto riguarda le persone a carico, il sollecito a implementare politiche fiscali volte a favorire l'equilibrio tra vita privata e vita professionale e a promuovere l'occupazione femminile; il rafforzamento della rete di servizi specializzati che forniscono assistenza agli anziani e la creazione di reti di servizi domiciliari; l'invito a promuovere condizioni di lavoro dignitose e un'occupazione di qualità per gli assistenti sociali, anche attraverso una retribuzione dignitosa, il riconoscimento del loro status e  la messa a punto di percorsi di formazione professionale  di elevata qualità per tali lavoratori.
Per approfondire l’analisi della Risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2016 vi consigliamo la lettura del Dossier DOMINA n.4.

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