La gestione del Contratto Nazionale del Lavoro domestico

Spunti dalla banca dati DOMINA

Uno dei punti di forza dell’Osservatorio DOMINA sul lavoro domestico è, fin dalla sua nascita, l’accesso alla banca dati DOMINA che, raccogliendo le informazioni relative ai rapporti di lavoro gestiti dall’associazione, offre un’analisi qualitativa su un campione di quasi 20.000 rapporti di lavoro. Il database DOMINA è cresciuto nel tempo, passando da poco più di 2 mila rapporti di lavoro nel 2008 a 19.753 nel 2023. In particolare, a partire dal 2021 si è mantenuto costantemente al di sopra di 19 mila unità, garantendo anche stabilità nelle analisi comparative e fornendo informazioni circa i comportamenti dei lavoratori e delle famiglie, non disponibili nelle altre fonti ufficiali.
Ecco quindi alcune anticipazioni dei dati 2023 della banca dati, che saranno inseriti nella 6^ edizione del Rapporto DOMINA sul lavoro domestico, in lavorazione nel 2024.
Per quanto riguarda la percentuale di dipendenti che chiedono l’anticipo in busta paga della tredicesima, nel 2022 si era registrato per la prima volta un calo dal 18,7% del 2021 al 10,6% del 2022. Nel 2023 si registra invece un nuovo incremento, con un valore del 23,7% che, oltre ad essere più del doppio rispetto al 2022, rappresenta il valore più alto nel decennio.
La percentuale di contratti con superminimo assorbibile si mantiene al 33%, in linea con il dato registrato nel 2022, in netto calo rispetto alla media pre-Covid, quando si attestava mediamente sopra il 40%.
L’1,7% dei contratti non prevede il riposo domenicale, in lieve calo rispetto agli anni precedenti. Pur non scostandosi di molto rispetto alla media degli anni precedenti, si tratta comunque del picco minimo del decennio. Il picco massimo si era registrato invece nel 2020 (2,3%).
Tra chi sceglie un giorno di riposo alternativo alla domenica, si ha una lieve prevalenza del giovedì (19,0%). Il meno frequente è invece il sabato, scelto solo nel 12,7% dei casi. Tra gli straordinari svolti, il 63% è avvenuto nei giorni festivi o di domenica. Il 21% è avvenuto in ore diurne, mentre gli altri casi (infrasettimanali o notturni) sono meno frequenti.



Per quanto riguarda la chiusura del rapporto di lavoro, nella metà dei casi il motivo è stato il licenziamento del lavoratore (50%). Il 27% si chiude con le dimissioni. Morte dell’assistito e termine del contratto hanno una frequenza simile, pari all’11% dei casi totali. Solo l’1% dei contratti si è chiuso per giusta causa.
Tra le modalità di pagamento dello stipendio dei lavoratori domestici, le famiglie italiane continuano ad usare poco gli strumenti tracciabili: il 27% utilizza bonifici bancari e il 3% assegni o vaglia. La forma più comune rimane il pagamento in contanti (39%), mentre quasi un terzo delle famiglie non ha un metodo fisso (31%).




Altri tre elementi aiutano a comprendere meglio le scelte familiari nell’ambito della gestione del contratto di lavoro. In questo caso viene messo a confronto l’ultimo anno disponibile (2023) con il 2019 (pre-Covid) e con il 2021 (durante la pandemia). Le famiglie che trattengono l’INPS e Cas.Sa.Colf sono il 75,6%, in progressivo aumento dal 2019. Aumento progressivo anche per la percentuale di famiglie che anticipano mensilmente la tredicesima, passate dal 17,2% del 2019 al 26,0% del 2023. Tendenza altalenante, invece, per la percentuale di famiglie che anticipano annualmente il 70% del TFR, passate dal 21,1% del 2019 al 18,1% del 2021 ed, infine, al 22,6% del 2023.
Infine, continua a crescere la percentuale di ferie godute rispetto a quelle maturate, arrivando nel 2023 al 74,5%, picco massimo degli ultimi otto anni. Se i valori molto bassi del 2020 e del 2021 erano facilmente attribuibili alle misure di prevenzione e contrasto alla pandemia, gli aumenti del 2022 e 2023 evidenziano non solo una ripresa del settore, ma anche una riorganizzazione dei rapporti di lavoro.






Secondo Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, “la banca dati DOMINA rappresenta una fonte importantissima di informazioni, altrimenti non disponibili nelle fonti ufficiali. A partire dal 2021, peraltro, la banca dati ha acquisito stabilità, mantenendosi sopra le 19 mila unità negli ultimi tre anni. Nella gestione del contratto, ad esempio, aumentano le famiglie che trattengono l’INPS, così come quelle che anticipano la tredicesima mensilmente. Rimane bassa, invece, la quota di pagamenti “tracciati”: quasi il 40% delle famiglie continua a pagare lo stipendio in contanti, mentre poco più di uno su quattro utilizza bonifici bancari”.


Redazione DOMINA
08/04/2024

 

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