Secondo la quasi totalità degli esperti del settore, il fabbisogno di
lavoro domestico è destinato a crescere nei prossimi anni. Le motivazioni sono molteplici, tutte volte nella stessa direzione: l'invecchiamento demografico, la crescente partecipazione femminile al mercato del lavoro, il progressivo arretramento del welfare pubblico a favore delle famiglie.
Per fare un esempio, secondo un recente studio della
Fondazione Leone Moressa su
dati Eurostat, nell'ipotesi di nessuna variante migratoria - ovvero considerando la componente del saldo migratorio internazionale uguale a zero - nel 2030 la popolazione Ue diminuirebbe dell'1,9%, scendendo sotto quota 500 milioni.
Per comprendere meglio l'impatto di questo ipotetico scenario, possiamo analizzare l'
andamento demografico suddiviso per fasce d'età. La fascia d'età lavorativa (15-64 anni), che attualmente rappresenta il 65,5% della popolazione Ue, scenderebbe al 60,8% (ovvero 30 milioni di persone in meno in quella fascia di età). Per l'
Italia si tratterebbe di una perdita di 4,3 milioni di persone in età lavorativa. Ancora peggiore l'andamento in
Germania (-9 milioni). Allo stesso modo si registrerebbe una diminuzione della fascia 0-14 (dall'attuale 15,6% al 14,3%), con una diminuzione netta di quasi 8 milioni di persone. Al contrario, l'invecchiamento della popolazione porterebbe ad un aumento medio di 6 punti percentuali nella
fascia over 65 (+28 milioni). In Italia la fascia over 65 aumenterebbe di 2,6 milioni di unità, passando dal 21,7% al 27,5%.
Secondo gli operatori del settore il maggior onere della gestione ricadrà sulle
famiglie (56,5%). Solo il 5,6% ritiene che sarà lo
Stato a prendersi carico di questa spesa. Questo dato rappresenta un elemento significativo nello scenario nazionale del
welfare. Se è vero che già oggi la
spesa pubblica italiana è incentrata fortemente su pensioni e sanità, con sempre meno risorse destinate al sostegno alle famiglie e alla non autosufficienza, appare evidente l'asimmetria tra l'onere delle famiglie e il contributo pubblico.
Se una delle strade percorribili per incrementare il gettito fiscale è il contrasto all'irregolarità e al lavoro nero, questo può rivelarsi efficace solo in presenza di alternative convenienti per le famiglie, ovvero incentivi e
sovvenzioni alla regolarizzazione.
Potete consultare i dati con le tabelle scaricando il
Dossier DOMINA n.2.