In due settimane sono raddoppiate le
domande di regolarizzazione per il lavoro domestico ma le richieste sono ancora basse rispetto alla percentuale di informalità presente nel settore.
Gli ultimi dati INPS sui
lavoratori domestici ci dicono che c’è stato un calo dell’1,8% dei contratti regolari. In totale i lavoratori registrati all’INPS sono 848.987. Tuttavia, con un tasso di irregolarità stimato quasi al 60%, è possibile calcolare un numero complessivo di 2 milioni di lavoratori sul territorio italiano.
L’irregolarità purtroppo è un tratto tipico del settore del lavoro domestico. A conferma della situazione arrivano i dati del
Ministero dell’Interno. Al 30 giugno, infatti, l’
88% delle domande di regolarizzazione riguardano il lavoro domestico.
A più di un mese dall’apertura della
procedura di emersione, le domande sono 80.366: di cui 61.411 per il lavoro domestico. Ci sono altre 8.116 domande in lavorazione (il 76% del totale).
Il 72,2% dei cittadini sta inoltrando le domande in modo autonomo (44.337). Complici la semplicità della procedura online ma anche la paura del contagio e le code dovute agli ingressi contingentati negli uffici.
Per quanto riguarda la
distribuzione regionale delle domande, la Lombardia si conferma di nuovo al primo posto per le richieste presentate per il lavoro domestico con 19.308 domande. Il dato non sorprende considerando che è anche la regione in cui si concentra il maggior numero di contratti da lavoro domestico regolari. Seguono per numero di richieste di regolarizzazioni la Campania (8.878), il Lazio (6.434), l’Emilia Romagna (5.840) e il Veneto (4.260).
La distribuzione per tipologia di
attività lavorativa mostra una prevalenza di colf (44.178 domande) seguite dalle
assistenti familiari per persone non autosufficienti (28% del totale con 17.233 domande) che si dividono 3 categorie. Abbiamo l’assistente alla propria persona non autosufficiente (11.937 domande), l’assistente ad altra persona non autosufficiente (4.600) e l’assistente a figlio non autosufficiente (696).
Nella distribuzione delle domande per
Paese di provenienza del
lavoratore, ai primi posti troviamo il Marocco (6.260), l'Ucraina (6.186) e il Bangladesh (6.017) per il lavoro domestico e di assistenza alla persona. Interessante anche la distribuzione delle domande per
Paese di provenienza del
datore di lavoro domestico. Su 61.411 datori di lavoro che hanno perfezionato la domanda di regolarizzazione per il settore domestico, il 75% del totale sono italiani (45.730).
Grafici e dati sono del Ministero dell'Interno. Il
report completo con i dati sulla regolarizzazione può essere scaricato in formato pdf.
Redazione DOMINA
01/07/2020